domenica 9 marzo 2014

28.08.13

Delle notti maledico
la forza
che di tanto in tanto perdo
in questo girotondo idiota
intorno a te.

Mi illudo di averti vicino
ma tu occupi sempre uno
dei due fuochi:
inganno di traiettorie
dalle linee tratteggiate
giustificata punizione
per ellittiche danze
di un satellite sempre prossimo
all'abbraccio
che rivendica il disincanto
della mancata fusione.

Vorrei sempre essere spedita
non rallentare a tratti
in quest'incalzante orbita
in cui mi dimeno
per alleggerirti del grave peso
del sentire estremo.

Amarti
è per me distrarti
dal grigio dell'esistenza
che così bene conosco
e che colorando per te
si maschera
come.

Prendo infine le distanze
dal pianeta inerme
prendo la rincorsa
in un ultimo grande sforzo
nel colossale tentativo
di spostare il mondo,
ma non saprò mai,
se al principio
di questa audace spinta
v'era la smania
di vederlo ruotare intorno a te
o lo scatto superbo
di scagliartelo contro.

Mi sveglio prima.

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